Alle 10 in punto (così almeno dice mia madre) di martedì 25 marzo 1980, mi proietto a mele strette nel mondo; sono quindi un ariete ascendente gemelli, e questa non è una fortuna. Mi chiamo Tommaso Castelli e sono una guida ambientale escursionistica dal 2011. Mi piace l’idea di condividere la mia passione per il viaggio, per il cammino, per la storia, per gli opposti, per la fatica, per l’etnografia, per l’altrove, per le radici, per lo straniero, per gli odori, per i suoni. Quello che mi interessa, oltre a far conoscere posti spettacolari e nascosti, è creare un’energia tra le persone, un’energia unica che cambia sempre viaggio dopo viaggio.
Credo che i più bei ricordi di un viaggio non si possano solo ridurre a qualche bella foto scattata o a qualche animale o pianta scoperti nel bosco; i ricordi dei viaggi li fanno le persone e sono le persone che voglio fare incontrare, in contesti diversi, in contesti altri. Mi preme sottolineare che con me possono viaggiare tutti, ma si viene per camminare, per scoprire e per scoprirsi, per stancarsi, per cenare tutti insieme attorno ad un tavolo o ad un fuoco, per addormentarsi stanchi ma fieri della nostra fatica.
Di me posso dire che mi piacciono da morire le moules-frites, sono un appassionato di birre trappiste, ma anche la Brugse Zot e la Delirium Tremens sono birre che hanno un loro perché. Tra il freddo e il caldo, scelgo il caldo, tra essere e avere sono e non ho. Sarò per sempre grato ai Coen per Il Grande Lebowski, a Maupassant per essere esistito, ad Goncaròv per Oblomov ed ai Family per Family Entertainment.